“S(l)egati” a teatro
13 – 14 Dicembre 2014 alle ore 21.00
Cuboteatro – Officine Corsare
Via Pallavicino 35 – TORINO
Va in scena lo spettacolo
S(l)egati
Atir – Teatro di ringhiera – Milano
di e con Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris musiche Sandra Zoccolan
Produzione del milanese Atir Teatro guidato da Serena Sinigaglia, “S(legati)” mette in scena ciò che accadde nel 1985 agli alpinisti inglesi Joe Simpson e Simon Yates, una storia raccontata dallo stesso Yates nel libro “Touching the void” pubblicato nel ’98, e tradotto poi in italiano come “La morte sospesa” (diventato anche un film nel 2003).
La storia
Dopo aver raggiunto dalla parete ovest, primi al mondo, la cima del Siula Grande (quota 6536 metri), nelle Ande peruviane, Simpson e Yates iniziano la discesa. Dovrebbe essere la fase più semplice, ma tutto si trasformerà in tragedia. Simpson cade in un crepaccio e si rompe una gamba. Sono a 5800 metri d’altitudine. Yates, dopo aver cercato faticosamente di portarlo al campo base, si trova a dover prendere una decisione che lo segnerà per sempre.
Siamo due amici. Siamo due attori. siamo due appassionati di montagna. Meglio: arrampicatori della domenica.
Circa tre anni fa ci siamo imbattuti nell’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates.
E’ la storia di un sogno ambizioso, il loro: essere i primi al mondo a scalare il Siula Grande, attaccato dalla parete ovest.
Ma è anche la storia di un amicizia, e della corda che, durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi.
La corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro. Come sempre avviene in montagna
C’è dunque una cima da raggiungere.
C’è la estenuante conquista della vetta.
C’è la gioia dell’impresa riuscita.
S(l)egati è la storia di un avventura e al contempo una metafora: delle relazioni, tutte, e dei legami. La montagna diventa la metafora del momento in cui la relazione è portata al limite estremi. Ma non solo.
C’è ben altro. Ci sono le domande che ci portiamo dietro ogni giorno, a qualsiasi altitudine: dove dobbiamo spingerci per trovare la felicità? Cosa dobbiamo ancora scalare? E fino a che punto?
In scena Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris ci portano con loro a scalare, capaci di farci sentire la fatica, la rabbia, la disperazione, la gioia. Uno spettacolo vivo e capace di farci vivere.
Biglietti
Interi 8€
Ridotti 6€ (riduzioni per under 12, studenti, scuole di teatro e associazioni convenzionate, professionali)
Info – Prenotazioni prenotazioni@cuboteatro.it – Elisa Ariano – Mob. 3275851709
Atir – Teatro di Ringhiera
Fin dalla sua fondazione (1996) la direzione artistica di ATIR è affidata a Serena Sinigaglia. Il gruppo è nato con l’intento di costruire e mantenere una propria autonomia artistica e organizzativa, per un teatro che sia semplice, diretto, chiaro, energico, privo di ermetismi o retorica; un teatro che sia dentro la realtà, dentro al tempo, spunto di riflessione dell’oggi: un teatro popolare di qualità.
Da sempre ATIR ha promosso e sviluppato ogni anno diversi tipi di laboratori con la consapevolezza che il lavoro e la conoscenza sul palco sono gli strumenti più importanti per sviluppare la propria creatività e far crescere una nuova generazione di artisti.
Nel 2007 dopo undici anni di nomadismo fra sale di prova, teatri, residenze e festival a Milano e in Italia, ATIR ha sentito l’urgenza e il bisogno di trovare un luogo dove fermarsi. E così, dopo aver partecipato e vinto un bando pubblico del comune di Milano, ottiene in gestione il Teatro Ringhiera in via Boifava, zona sud di Milano.
Molte sono le attività proposte in teatro: una stagione ricca di ospitalità e di nuove produzioni della Compagnia, campus teatrali per bambini, laboratori per diversamente abili, adolescenti, anziani, attori. Ogni anno si organizza un festival monotematico giunto nel 2012 alla sua settima edizione. Inoltre il teatro è a disposizione come location per qualsiasi tipo d’iniziativa (spettacoli, sfilate, pubblicità, film).
Nel giugno 2012 il Teatro Ringhiera ha vinto il Premio Hystrio per la sua attività.