In cammino per il turismo di montagna
La Regione Piemonte ha pubblicato un nuovo bando che stanzia 12 milioni di Euro a favore dell’escursionismo. Un grande passo per attirare nuovi camminatori tra le Alpi del Nordovest.
«Diversificare e destagionalizzare l’offerta, conservare il paesaggio, promuovere le tipicità locali attraverso il contatto diretto con i turisti e favorire la creazione di opportunità occupazionali nelle zone rurali».
Con queste parole l’Assessore alla montagna della Regione Piemonte Alberto Valmaggia ha annunciato il bando che stanzia 12 milioni di Euro per favorire le attività escursionistiche nelle zone montane della regione.
Il testo della misura è stato pubblicato lo scorso 4 febbraio sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte e si rivolge agli enti pubblici che intendono finanziare interventi nell’ambito della rete del patrimonio escursionistico regionale senza dimenticare gli itinerari cicloescursionistici, i percorsi su terreno innevato, le infrastrutture per l’arrampicata sportiva e le attività ricreative. Sono previsti, inoltre, aiuti per la riqualificazione di piccole strutture ricettive quali rifugi, ostelli e bivacchi, strutture al servizio dell’ospitalità diffusa e per migliorare l’informazione turistica locale in coordinamento con il sistema informativo regionale. Le domande andranno presentate entro il 29 aprile, mentre la copertura economica sarà garantita da 5.174.400 € a carico del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale), da 4.777.920 € a carico dello Stato e da 2.047.680 € a carico della Regione Piemonte.
Negli anni più recenti abbiamo assistito alla ripresa del turismo dolce nelle Alpi, di una frequentazione della montagna più legata alle sue specificità ambientali, naturalistiche e culturali. L’escursionismo estivo e invernale, l’arrampicata, la mountain bike, la corsa in montagna e lo scialpinismo sono attività che segnano un costante incremento di praticanti a cui è importante fornire infrastrutture adeguate, al passo con i cambiamenti che nell’ambito turistico sono sempre più vorticosi. D’altronde, il Piemonte si dimostrò all’avanguardia già negli anni ’70 quando fu istituita la GTA e deve continuare a investire sulle peculiarità delle sue montagne che vanno al di là dei caroselli sciistici troppo influenzati da condizioni climatiche e di innevamento sempre più avverse.