Arrampicare in città
Marco Maria Scolaris, nato a Torino nel 1958, giornalista-fotoreporter, è fondatore della SASP e della FASI. Presidente dell’International Federation of Sport Climbing dal 2007.
Scolaris, qual è la situazione dell’arrampicata urbana a Torino?
«Dati alla mano Torino si posiziona come la capitale dell’arrampicata urbana (e non solo) in Italia. La SASP-Società Arrampicata Sportiva Palavela, società storica del panorama nazionale, sfiora ormai i 2000 tesserati per l’anno in corso, mentre BSide e CAT (Palabraccini) sono oltre quota mille. Seguono CUS e Boulderbar con diverse centinaia. Questo significa che, a tutt’oggi, Torino rappresenta in termini numerici quasi un quarto dei tesserati FASI (circa 20.000) di tutto il paese. Questo successo è anche dovuto alla qualità degli impianti, fra i migliori esistenti in Italia e di assoluto valore internazionale. Ottimi per il boulder (BSide è stato il pioniere) ma anche per le strutture su cui si arrampica con la corda: Palabraccini sempre pieno, sui ricordi del vecchio Palavela, smembrato per far posto alla pista di pattinaggio di Torino 2006».
Il risvolto agonistico
«Espressione di questa brillante situazione sono i risultati ottenuti dagli atleti torinesi. Per citarne qualcuno, i fratelli Ghisolfi, Claudia (SASP) e Stefano (Fiamme Oro), hanno dominato la scena nazionale della disciplina lead (con la corda) negli ultimi anni, collezionando titoli tricolori e i trofei della Coppa Italia. Stefano ha anche vinto quest’anno la sua prima gara di Coppa del Mondo. Leonardo Gontero (Bside), di Bussoleno, è stato campione del mondo giovanile della speed ed è tuttora campione italiano. Emergono continuamente giovani talenti: ultima Asja Gollo (CUS), che a 15 anni quest’anno ha portato a casa i titoli nazionali sia di boulder sia di lead. Notevoli i risultati anche in campo giovanile, dove la SASP risulta la prima società nell’under 20-18-16».
Il risvolto amatoriale
«Oltre ai risultati agonistici impressiona la crescita esponenziale dei frequentatori delle sale di arrampicata, una crescita che non è un fenomeno solo torinese, ma si registra un po’ in tutto il mondo. Più sale si costruiscono, più gente va ad arrampicare. E l’arrampicata in sala solo per pochi è rimasta un allenamento per la pratica all’aria aperta. Scalare indoor è diventato come andare in piscina: riscoprire uno degli schemi motori di base dell’uomo, un istinto insomma, che nei bambini diventa un’attrazione irresistibile (si contano a centinaia i baby climber che si attaccano alle prese delle strutture cittadine). A differenza di altri sport altrettanto belli, l’arrampicata ha in più l’infinita varietà del gesto e l’aspetto socializzante. A livello organizzativo, diverse le iniziative amatoriali-agonistiche come il TCC (Turin Climbing Challenge), circuito di boulder ideato nel 2006, o le numerose gare societarie e intersocietarie. A Torino infine ha sede – proprio al Palabraccini – anche l’International Federation of Sport Climbing-IFSC, che riunisce le federazioni nazionali di 81 paesi, fondata nel 2007 e che, proprio nel 2014, ha raggiunto l’anticamera delle Olimpiadi, con la dimostrazione ufficiale dell’arrampicata sportiva alle Olimpiadi Giovanili di Nanchino».
Enrico Camanni
Veramente a fondare la SASP leggendo l’atto costitutivo sono stati : Andrea MELLANO, Franco BERNARDI, Paolo MERLI e Marco MOLA. La FASI è stata fondata da Andrea MELLANO, Emanuele CASSARA’ e Alberto RISSO.
Questo solo per dare a Cesare quel che è di Cesare.